Crescita personale

Donne ed emotività: sfatiamo un falso mito

Fragili, sensibili, emotivamente instabili e spesso troppo ansiose: si tratta di alcuni aggettivi attribuiti al mondo delle donne.

Vi ritrovate in questa definizione?

Aldilà di quelle che sono poi le esperienze personali di ognuna di noi, scopriamo invece cosa dice la scienza e la cultura di appartenenza a tale proposito.

Abbattiamo gli stereotipi

Gli stereotipi relegano alla figura femminile tutta una serie di aggettivi, definendo le donne come tendenzialmente più fragili dell’uomo soprattutto in campo emozionale, soggette spesso ad attacchi di rabbia e frustrazione, debolezza e crisi depressive soprattutto quando si parla di sentimenti e quando la relazione di coppia entra in crisi.

Ma è davvero così che siamo noi donne? Oppure resta un’idea legata a vecchie credenze culturali che ancora ci portiamo addosso?

Insomma è vero che le donne sono più emotive degli uomini?

Io ho i miei dubbi…e ve li spiego.

Le emozioni: donna verso uomo

Prendiamo ad esempio il “pianto”. Nell’universo maschile è fortemente scoraggiato dalla cultura di appartenenza, che considera l’uomo naturalmente più forte e potente della donna e pertanto il “piangere” è visto come segno di debolezza.

In realtà, tale differenza si evidenzia solo dalla fase della pubertà in poi, mentre nei bambini piccoli, il pianto sia maschile che femminile è egualmente accettato.

E’ piuttosto la percezione delle emozioni che fa la differenza e non tanto nel genere di appartenenza.

“Il vero uomo non piange”, in realtà è solo una forma di distacco dalle emozioni, quindi un diverso modo di viverle e di manifestarle.

Ma le emozioni non hanno sesso! Non appartengono solo all’universo femminile e sia gli uomini che le donne sono in grado di viverle, processarle e rispondere alle stesse, in egual modo.

Donne più empatiche e uomini più risoluti

Detto ciò è facile intendere che la sensibilità non può essere né dipinta di rosa né di celeste, ma appartiene a tutto il genere umano. Probabilmente una sottile differenza, se proprio la vogliamo cogliere va vista rispetto al concetto di empatia.

Diversi studi dimostrano che le donne sono più empatiche degli uomini in quanto riescono maggiormente ad elaborare e cogliere i vissuti emotivi dell’altro, mentre gli uomini dal canto loro sono più bravi a gestire i momenti di angoscia e quindi a trovare soluzioni.

Il resto è davvero tutta una questione sociale e culturale.

Il ruolo degli ormoni

Che ruolo giocano gli ormoni in tutto ciò? E’ innegabile, che sotto l’aspetto biologico, gli ormoni influenzano tantissimo il comportamento di noi donne rispetto al genere maschile e viceversa, ma anche il modo poi di interpretare e vivere le emozioni.

Quindi se è vero che le emozioni non appartengono solo all’uno o all’altro sesso, è altrettanto vero che la differenza sta nel modo di percepirle e in questo, gli ormoni delle donne e degli uomini rivestono un ruolo fondomentale.

Estrogeni, progesterone e testosterone fanno la differenza

E’ risaputo che gli ormoni sessuali influiscono sulle funzioni emotive e condizionano le risposte socio-comportamentali nei due generi.

Gli estrogeni – ormoni femminili- hanno un alto potere antidepressivo, ed aumentano la produzione ciclica di serotonina, l’ormone del buonumore. Mentre il progesterone ha un effetto antidolorifico e ansiolitico.

Appare ovvio che a una diminuzione di questi, corrisponde di conseguenza un aumento dello stato di irritabilità e di destabilizzazione emotiva della donne e quindi anche una diversa risposta comportamentale.

Negli uomini invece ad intervenire nell’alterazione degli stati emotivi c’è il testosterone che ad livelli alti di concentrazione diminuisce il controllo razionale e favorisce la sfera emotiva guidata dall’istinto. E come dire che quando i livelli di quest’ormone sono molto alti, l’uomo è meno razionale e più istintivo, per esempio quando gioca la squadra del cuore!

In conclusione

Oltre gli stereotipi, oltre la scienza e oltre le logiche legate alle fluttuazioni ormonali, voi donne cosa ne pensate?

Vi sentite più emotivamente instabili degli uomini? E soprattutto considerate questa instabilità emotiva come una fragilità?

Attendo con piacere le vostre esperienze in merito.

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