Crescita personale, Relazioni di coppia

Intelligenza emotiva: come educarsi alle emozioni

Partiamo da un concetto molto semplice ma allo stesso tempo fondamentale per poterci poi addentrare nell’argomento: quando due persone iniziano una relazione sentimentale, stanno mettendo insieme due universi paralleli e spesso anche molto diversi.

In sintesi, le relazioni di coppia sono complesse da gestire e per farle funzionare al meglio bisognerebbe essere interconnessi l’uno all’altro.

Come? Ad esempio sviluppando la nostra intelligenza emotiva ed educandoci alle emozioni.

Cos’è l’intelligenza emotiva?

Si tratta di un concetto sviluppato in epoca relativamente recente e che probabilmente è anche più importante dello stesso quoziente intellettivo. Infatti non riguarda tanto la nostra capacità di apprendimento accademico, ma quanto piuttosto la capacità di percepire, valutare e controllare le nostre emozioni e quelle degli altri.

In particolare, una sviluppata capacità emotiva ci permette non solo di riconoscere e saper gestire in maniera efficace le nostre emozioni, ma anche riconoscere e saper gestire le emozioni dell’altro affinché la relazione di coppia sia quanto più possibile armonica ed equilibrata.

Questo non vuol dire “cambiare l’altro” ma semplicemente creare un gioco di incastri e di scambi reciproci che partono però da un elemento base: la comunicazione.

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Cosa sono le emozioni?

E’ chiaro che alla base dell’intelligenza emotiva ci sono le emozioni e il riconoscimento delle stesse.

Ma cosa sono le emozioni e come facciamo a riconoscerle?

Le emozioni possono essere definite in tanti modi: fanno parte della nostra vita sin dalla nascita e seppur le proviamo costantemente, non sempre siamo in grado di interpretarle o di dare un nome a quella specifica emozione. Però sappiamo che quella determinata cosa che abbiamo provato ci procura piacere o malessere, paura o gioia, tristezza o allegria.

Ecco…banalmente stiamo provando un’emozione.

Educarsi alle emozioni

Ma perché è importante educarsi al riconoscimento delle emozioni? Cercherò di spiegarlo in maniera molto semplice.

Il non riconoscere le emozioni o la non capacità di saperle interpretare correttamente porta il nostro cervello ad indebolire la sua capacità di autoregolazione. Ad esempio, se una persona ti parla con rabbia, quello che noi percepiamo non è soltanto ciò che viene detto ma anche tutta la rabbia che accompagna quelle parole.

Viceversa essere in grado di riconoscere e percepire le emozioni dell’altro, ci mette nella condizione di comprendere quella rabbia e trasformarla da emozione negativa, che generalmente porta ad una chiusura o peggio ad una posizione difensiva, ad un elemento positivo di apertura su cui stabilire una comunicazione efficace e magari un nuovo equilibrio della stessa coppia.

Educare alle emozioni attraverso il cambiamento

“Educazione significa sempre cambiamento. Se non ci fosse niente da cambiare, non ci sarebbe niente da educare.” (L.S. Vygotskij)

Vorrei partire da questa citazione per concludere questo mio brevissimo viaggio nelle emozioni.

Educare mette un atto un cambiamento e quindi per educarsi alle emozioni è necessario innanzitutto comprendere che esse non sono statiche, immutabili o incontrollabili, ma sono un qualcosa su cui è possibile agire.

Educare alle emozioni non solo è possibile ma andrebbe fatto sin da piccoli, per poi arrivare all’età adulta con una sviluppata intelligenza emotiva in grado di intervenire al meglio nelle relazioni sociali e affettive che stabiliamo nel corso della nostra vita.

Ma questo è tutto un altro viaggio.

2 pensieri su “Intelligenza emotiva: come educarsi alle emozioni”

  1. L’intelligenza emotiva è una capacità davvero preziosa, da quando ho letto il libro di Goleman mi si è aperto un mondo ma soprattutto mi ha resa più consapevole di me e degli altri.

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